Salute e ambiente: come la manutenzione degli impianti aeraulici impatta sul benessere

Negli ultimi decenni, l’attenzione verso la qualità dell’aria negli spazi chiusi (Indoor Air Quality) è cresciuta esponenzialmente, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19 e grazie all’incremento delle evidenze scientifiche che dimostrano il legame diretto tra la salubrità degli ambienti chiusi e il benessere psico-fisico degli occupanti. Tra gli elementi più rilevanti ma ancora spesso trascurati, la manutenzione degli impianti aeraulici riveste un ruolo cruciale nella prevenzione di patologie respiratorie, nella tutela dell’efficienza energetica e nella riduzione dell’inquinamento indoor.

In Italia, l’adozione del Protocollo Operativo AIISA per l’ispezione e la sanificazione degli impianti aeraulici ha rappresentato un importante passo avanti nella definizione di standard operativi coerenti con le normative internazionali, come lo Standard NADCA ACR 2021 (Assessment, Cleaning and Restoration of HVAC Systems). Questi documenti costituiscono oggi un riferimento imprescindibile per tutti gli operatori del settore HVAC.

L’importanza degli impianti aeraulici per la salute indoor

Gli impianti aeraulici sono costituiti dall’insieme di apparecchiature, dispositivi e accessori atti a garantire la qualità dell’aria negli ambienti indoor, sotto i profili termico, igrometrico, di purezza e di ricambio d’aria. Tuttavia, in assenza di una corretta manutenzione igienica, questi sistemi possono diventare essi stessi vettori di contaminazione, contribuendo alla diffusione di inquinanti chimici, fisici e microbiologici.

Numerosi studi scientifici hanno confermato che un’esposizione prolungata ad ambienti indoor contaminati può causare un incremento dei casi di allergie, asma, patologie respiratorie croniche e disturbi neurocomportamentali. Un’indagine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il 30% degli edifici ad uso ufficio nei Paesi sviluppati presenti problematiche riconducibili alla cosiddetta “Sindrome dell’edificio malato” (Sick Building Syndrome).

In questo contesto, pulizia e disinfezione degli impianti aeraulici diventano misure imprescindibili per garantire un ambiente sano e sicuro.

Il ruolo del Protocollo AIISA

Il Protocollo Operativo AIISA nasce con l’obiettivo di fornire agli operatori del settore uno strumento completo e aggiornato che indichi, in maniera sistematica, le fasi operative da seguire per garantire la corretta manutenzione igienico-sanitaria degli impianti.

Le otto fasi operative previste dal documento (sopralluogo tecnico, ispezione tecnica, relazione tecnica di ispezione, progetto di bonifica, bonifica impianto aeraulico, ispezione tecnica post bonifica, relazione tecnica di ispezione post-bonifica, piano di controllo e monitoraggio) costituiscono un iter virtuoso e ripetibile.

Tra gli aspetti più innovativi introdotti nell’ultima revisione del Protocollo Operativo AIISA vi è l’integrazione del Position Paper AIISA sul campionamento microbiologico e l’allineamento con le più recenti linee guida internazionali. Il documento sottolinea, inoltre, la necessità di effettuare ispezioni regolari da parte di figure certificate (ASCS e CVI), assicurando la competenza e la tracciabilità dell’intervento.

La metodologia AIISA prevede, tra l’altro, l’esecuzione di:

  • Video-ispezioni documentate;
  • Prelievi microbiologici (aria, superfici, polveri);
  • Test gravimetrici (NADCA Vacuum Test);
  • Misurazione dei parametri termoigrometrici e di pressione differenziale.

Tutti i dati raccolti sono inseriti in una relazione tecnica dettagliata che permette alla committenza di prendere decisioni informate e orientate alla prevenzione.

Standard NADCA e requisiti internazionali. Di cosa si tratta?

L’associazione americana NADCA (National Air Duct Cleaners Association) ha definito lo Standard ACR 2021, riconosciuto a livello globale come best practice per la pulizia e il ripristino dei sistemi HVAC. Questo documento fornisce indicazioni operative su criteri di accettabilità (es. quantità di polvere mg/100 cm²), metodologie di intervento, tipologie di attrezzature e livelli di contenimento della contaminazione ambientale.

In particolare, NADCA identifica due livelli di ispezione:

  • Livello 1: ispezione visiva;
  • Livello 2: ispezione tecnica con strumenti di misura;

Il valore massimo di polvere accettabile in una condotta definito da NADCA è fissato in 0.75 mg/100 cm² per impianti nuovi o bonificati. Superato questo limite, è necessaria una bonifica.

Impatto sulla salute: evidenze e dati

Secondo il Center for Disease Control and Prevention (CDC)², la presenza di muffe e agenti patogeni negli impianti HVAC può essere associata a un aumento di sintomi respiratori nei soggetti esposti. Inoltre, uno studio condotto dal National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH)3 ha evidenziato una riduzione della produttività fino al 10% nei luoghi di lavoro con bassa qualità dell’aria indoor.

Dati raccolti in ambito sanitario mostrano che, in ospedali e strutture assistenziali, una corretta manutenzione degli impianti aeraulici riduce significativamente il rischio di infezioni nosocomiali. La presenza di filtri inadeguati, la scarsa pulizia delle UTA e la presenza di umidificatori contaminati sono infatti tra le principali cause di proliferazione microbica.

Benefici della manutenzione programmata

Oltre all’impatto sulla salute, una corretta gestione igienica degli impianti HVAC porta benefici concreti anche in termini di:

  • Efficienza energetica: la pulizia delle ventilanti delle batterie di scambio termico migliora il rendimento e riduce i consumi;
  • Durata degli impianti: la rimozione del particolato e il controllo delle corrosioni preservano le componenti meccaniche;
  • Conformità normativa: il rispetto degli standard tecnici e igienici tutela il datore di lavoro e i gestori di impianti da potenziali responsabilità civili e penali.

Conclusioni

La qualità dell’aria indoor non è solo un indicatore di comfort, ma un determinante di salute pubblica. Intervenire sugli impianti aeraulici con ispezioni regolari, pulizia e disinfezione documentate e piani di monitoraggio e controllo è oggi una priorità non più rinviabile, soprattutto in contesti ad alta frequentazione (scuole, uffici, ospedali, RSA, strutture ricettive).

L’applicazione del Protocollo Operativo AIISA e degli Standard NADCA offre alle aziende, ai professionisti e ai facility manager una guida affidabile e strutturata per assicurare ambienti salubri, sicuri ed efficienti. Una manutenzione igienica consapevole è il primo passo verso un futuro sostenibile, dove salute e ambiente possano davvero coesistere in equilibrio.

Fonti

Indoor Air Quality e salute 1: World Health Organization (WHO). “WHO Guidelines for Indoor Air Quality: Dampness and Mould” (2009).
Sindrome dell’edificio malato 2: American Journal of Public Health. Mendell, M.J., et al. “Indoor environmental quality and health in schools: A review of the scientific literature.” (2013).
Impatto della manutenzione degli impianti HVAC sulla salute 3: Centers for Disease Control and Prevention (CDC). “Guidelines for Environmental Infection Control in Health-Care Facilities.” (2003).
Impatto sulla produttività 4: National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH). “Indoor Environmental Quality: Dampness and Mold in Buildings.” (2012).
Riduzione delle infezioni nosocomiali 5: Fonte: Journal of Hospital Infection. Landrum, M.L., et al. “Reducing Hospital-Acquired Infections Through HVAC System Maintenance.” (2016).