6.8 FASE 8 – PIANO DI CONTROLLO E MONITORAGGIO

Le tempistiche da rispettare nello svolgimento delle visite ispettive sugli impianti, al fine di verificare lo stato igienico degli stessi, variano a seconda della banca dati ricavata dalle ispezioni tecniche effettuate precedentemente. Ciascun impianto, infatti, ha una sua storia specifica e quindi solo la raccolta di dati storici permette una corretta valutazione della periodicità delle ispezioni.

A.I.I.S.A. consiglia, al primo approccio con un impianto, di effettuare quattro ispezioni tecniche a sei mesi di distanza l’una dall’altra; una volta raccolti i primi dati e dall’analisi dei risultati può essere realizzato un piano di controllo e monitoraggio che preveda di effettuare ispezioni tecniche di sorveglianza con cadenze determinate dai risultati stessi.

Una posizione simile è presa nelle Linee Guida 07/02/2013 “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria” dove la periodicità delle ispezioni e degli interventi di pulizia non è predeterminata, ma programmabile sulla base dello “storico” dell’impianto e delle condizioni a contorno.

Di seguito sono riportati alcuni esempi di tempistiche delle visite ispettive relativamente agli standard presi in considerazione nel presente documento:

N.A.D.C.A. ACR 2013
CLASSIFICAZIONE D’USO DELL’EDIFICIO UTA CONDOTTE DI MANDATA CONDOTTE DI RIPRESA / ESPULSIONE
Industriale 1 1 1
Residenziale 1 2 2
Commerciale 1 1 1
Sanitario 1 1 1
Marittimo 1 2 2

Le periodicità sono riportate in “anni”

Si rimanda allo standard di riferimento per la definizione delle classificazioni d’uso riportate.
Lo standard N.A.D.C.A. ACR 2013 rapporta le tempistiche delle visite ispettive alla destinazione d’uso dell’edificio e quindi alle criticità dei locali serviti. Ovviamente quelle riportate sono raccomandazioni “minime” e possono essere abbassate in caso di climi umidi o problematiche igieniche particolari.

UNI EN 15780:2011
LIVELLO DI PULIZIA RICHIESTO UTA FILTRI UMIDIFICATORI CONDOTTE TERMINALI
Basso 2 1 1 4 4
Medio 1 1 0.5 2 2
Alto 1 0.5 0.5 1 1

Le periodicità sono riportate in “anni”.

Si rimanda allo standard di riferimento per la definizione dei livelli di pulizia richiesti. Essi dipendono dalle tipologie di locali serviti. A titolo di esempio si riportano i seguenti livelli di pulizia richiesti:
BASSO: magazzini, aree tecniche
MEDIO: uffici, hotel, scuole, aree generiche negli ospedali
ALTO: laboratori, aree di trattamento negli ospedali
Quelle riportate sono raccomandazioni “minime” e possono essere abbassate in caso di climi umidi o problematiche igieniche particolari.

LINEE GUIDA 5/10/2006
TIPOLOGIDA DI UMIDIFICAZIONE INSTALLATA INTERO SISTEMA
Ad acqua 1
A vapore 2
Nessuna 3

Le periodicità sono riportate in “anni”.

In questo caso le periodicità sono individuate sulla base di criteri impiantistici quali la tipologia del sistema di umidificazione installato all’interno dell’UTA.

Rendendo omogenee le diverse tabelle sopra riportate si ottiene la seguente matrice per la definizione delle periodicità delle visite ispettive: